di Maddalena Massone
Come fare una talented tote? Una shopping bag piena di talento e non solo della qualunque? Julia Gash, designer e fondatrice nel 2012 di talended-tote.com con il nobile scopo di “celebrare la tote bag come forma d’arte-apperò-” ha le idee chiarissime.
1) Prendere tessuti naturali, meglio se rigenerati, e fair trade;
2) Stamparci una rivisitazione della quintessenza del Brit. Risultato: una collezione, in più serie a tema, semplicemente deliziosa. Esempi? Linea “Kate e Kate George”, tanto per cominciare, dedicata con ironia e delicatezza alla Duchessa di Cambridge da sola o accompagnata dal Royal Bébé. La Julia si è ispirata quasi sempre alle immagini delle apparizioni pubbliche. “Inutile negarlo: io, il fascino da delirio collettivo di queste cose lo sento tutto”, dice. O la Tartan Collection, tributo alla secolare icona from Scotland. Clan Macpherson? Presente. Macleod, Fraser? Pure. Un pensiero anche per le eroine romantiche metropolitane: per loro, assicurati momenti altissimi dalle tote Bronte&Co inspired (della serie siamo tutte un po’ Cime Tempestose).
Con la Sally Beerworth, esperta in frasi edificanti e sense of humour, poi, si tocca il genio. Perché una borsa che dice “ Everything is a good idea at 2am” o “Girls just wanna have fund” non solo ha molto più che talento. E’ un Nobel portatile.
Dove trovare una talented tote? On line (www.talented-totes.com) o, adesso, sulla Piccadilly, Central London, dove un locale è stato trasformato in vetrina a tempo determinato per giovani star-up. A turno. Giusto per un assaggino di High Street. Geniale, pure questo.
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