• Home
  • Humor
  • Fashion
    Le sfilate, le tendenze, gli oggetti del desiderio, tutto quello che volete sapere sulla moda…
    • Accessori
  • Beauty
    Make-up, hair, skincare, provati per voi, medical procedures etc etc
    • Corpo
    • Viso
  • News
    Viaggi, hotel, spa, medical procedures di bellezza, special report
    • Lifestyle
    • Shopping Lounge
  • Blog
    • Silvia Paoli
  • Contact
  • TV
    Lost in Fashion è nata come web tv ed ha ancora tanto da dire in tema di video: watch our recent and past production.
    • Archivio
    • Produzioni recenti
  • pinterest
  • About
  • twitter
  • youtube
  • facebook
  • Home
  • Humor
  • Fashion
    • Accessori
  • Beauty
    • Corpo
    • Viso
  • News
    • Lifestyle
    • Shopping Lounge
  • Blog
    • Silvia Paoli
  • Contact
  • TV
    • Archivio
    • Produzioni recenti
  • pinterest
  • About
  • twitter
  • youtube
  • facebook
HomeBeautyIo e la ceretta totale: reach me on the funny (ahi ...
Precedente Seguente

Io e la ceretta totale: reach me on the funny (ahi!) side

Scritto da: Silvia Paoli , Marzo 24, 2020

Bikini e ceretta totale

La prima volta che ho fatto la ceretta totale zona bikini ero a Londra, circa 10 anni fa. L’istituto in questione era uscito su tutti i giornali di moda (ah, essere fashion victim) e avevo prenotato la tortura dall’Italia. Così ho salutato il mio gruppo e sono andata in missione. “Tu non sei normale”, mi disse una pierre. Una frase che mi ripetono spesso, e me la ripeto anche da sola, ma poi mi dico: che cosa potrei scrivere se no?

Mi ricordo solo che la stanza era buia e che la ragazza mi ha dato da stringere un maialino rosa di gomma per aiutarmi al momento dello strappo. Dopo, il buio. Ho dimenticato il dolore, un po’ come quelli del parto (credo, ma non ho idea). Finche l’Hollywood (come è anche definita la brasiliana totale) non è diventata un must anche a Milano che non si ferma di fronte a nulla, figuriamoci di fronte all’epilazione. Ammetto, preferisco il niente rispetto alla strisciolina aberrante che ho visto mille volte in palestre e piscine, detta anche pista di atterraggio. Per quanto acrobatico sia l’amante, escludo che atterri lì che poi ci vuole comunque il transfer per arrivare a destinazione e chissà cosa succede nel frattempo. E così a Milano sono andata a uno dei primi centri di ceretta brasiliana, finendo nelle mani di un’amorevole estetista chiamata Giada. Ora la domanda è di quelle irrimandabili: ma Giada è un nome che le estetiste assumono quando si diplomano, tipo papa Francesco o Innocenzo I, o tutte quelle che si chiamano Giada fanno le estetiste? Conosco solo Giade estetiste. No, ne conosco una che non lo è ma, pensadoci bene, sarebbe perfetta nel ruolo. E comunque Giada, la mia Giada, era la quintessenza della dolcezza mentre ti sradicava anche l’anima. “Apri le gambine”. Le gambine??? Con somma abilità, avanti e dietro, era felice di ripassare la cera bollente mentre tu guardavi su verso il neon e pensavi: “ma io, io no? ma io, ma perchè?”. Mi rendo conto che non è molto articolato come pensiero, ma cosa vuoi pensare mentre ti scerettano?  Alla fine, tutte le volte che sono andata alla tortura, ho chiesto di Giada. Un po’ perché ormai era esperta della mia anatomia che neanche il ginecologo; e poi, mi trovavo bene a buttare lì lamenti e frasi inconsulte tra uno strappo e l’altro con lei che intermezzava con voce angelica le pene dell’inferno. Da allora ho fatto l’Hollywood diverse volte. L’ho fatta anche prima di un intervento all’utero in cui mi dissero di rasarmi “la parte”. Infermiera: “Dobbiamo rasare”. Io. “No, guardi ci ho già pensato”.  “Mi fa controllare?” “Eh, guardi pure”.  “Ammazza”. (sono soddisfazioni). Ma poi è successo l’inevitabile. L’Hollywood è diventato mainstream. Un mio ex mi ha confermato che ne parlava appunto a pranzo con dei colleghi (a pranzo?) e tutti confermavano che le donne adesso si depilano tutte completamente. Un argomento di spessore e adatto a quando si mangia, ma ok. Risultato: come early adopter, ho deciso di abbandonare la tortura. Per mesi, anni e mi sento di sconsigliare il rasoio perché sì fa meno male ma avrete una grattugia nelle mutande: è insopportabile, per voi e per eventuali “visitors”.

Però, però, in momento di isolamento, mi è venuto il pensiero di fare un hollywood self made. Ho delle nuove strisce (della Coop, finché non le tagliano da beni di prima necessità posso ricomprarle) che sembrano funzionare assai bene (almeno per le gambe). Il problema è fare prima dei tutorial di contorsionismo avanzato per arrivare dove non batte il sole. Non so se lo farò, può darsi che comincerò e poi desisterò. Ma se lo faccio, ovviamente ve lo scrivo. 

Articoli correlati:

Le amanti e la solitudineMa in tutto questo… le amanti? Scomode verità su Reach me on the funny side Meetic e Academic SinglesReach me on the funny side: Meetic vs Academic Singles. Episodio #1 Separati in casaE i separati in casa? Reach me on the funny side Verso di Lorenzo il MagnificoReach me on the funny side: essere lieti oggi

Tag: Bikini, brasiliana, ceretta a casa, ceretta totale, hollywood

Condividi!

Silvia Paoli

Riguardo l'autore

Rispondi Annulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Recent
  • Provato per voi: Waterdrop, i cubetti che aromatiz ...

    Agosto 3, 2021

    Viaggio nei Paesi Baschi: tappa #2 Cassis, Francia

    Agosto 3, 2021

    Viaggio nei Paesi Baschi. #1 San Vincenzo-Cassis ( ...

    Giugno 24, 2021

Tag Cloud

150 Unità d'Italia A/I 2011 – 2012 Aveda beauty Capelli Caudalie Chanel Christian Dior Clarins Clinique Coca-cola Light Collistar Decade Girls Dolce & Gabbana Fashion week Fendi gioielli Giorgio Armani Gucci H&M humor India Jet Airways London make up Marc Jacobs Marni Mido Milano Moschino nuts Occhiali Prada Primavera/Estate 2013 Profumo relazioni San Paolo Fashion Week Sephora Shiseido Shopping Sisley SPFW Swarovski tendenze Testanera

Archivi

  • Agosto 2021
  • Giugno 2021
  • Maggio 2021
  • Aprile 2021
  • Gennaio 2021
  • Dicembre 2020
  • Novembre 2020
  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020
  • Agosto 2020
  • Luglio 2020
  • Giugno 2020
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Febbraio 2020
  • Ottobre 2017
  • Settembre 2017
  • Luglio 2017
  • Giugno 2017
  • Maggio 2017
  • Aprile 2017
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Dicembre 2016
  • Novembre 2016
  • Agosto 2016
  • Giugno 2016
  • Maggio 2016
  • Marzo 2016
  • Febbraio 2016
  • Gennaio 2016
  • Dicembre 2015
  • Novembre 2015
  • Ottobre 2015
  • Settembre 2015
  • Agosto 2015
  • Luglio 2015
  • Giugno 2015
  • Maggio 2015
  • Aprile 2015
  • Marzo 2015
  • Febbraio 2015
  • Gennaio 2015
  • Dicembre 2014
  • Novembre 2014
  • Ottobre 2014
  • Settembre 2014
  • Agosto 2014
  • Luglio 2014
  • Giugno 2014
  • Maggio 2014
  • Aprile 2014
  • Marzo 2014
  • Febbraio 2014
  • Gennaio 2014
  • Dicembre 2013
  • Novembre 2013
  • Ottobre 2013
  • Settembre 2013
  • Luglio 2013
  • Giugno 2013
  • Maggio 2013
  • Aprile 2013
  • Marzo 2013
  • Febbraio 2013
  • Gennaio 2013
  • Dicembre 2012
  • Novembre 2012
  • Ottobre 2012
  • Settembre 2012
  • Agosto 2012
  • Luglio 2012
  • Giugno 2012
  • Maggio 2012
  • Aprile 2012
  • Marzo 2012
  • Febbraio 2012
  • Gennaio 2012
  • Dicembre 2011
  • Novembre 2011
  • Ottobre 2011
  • Settembre 2011
  • Agosto 2011
  • Luglio 2011
  • Giugno 2011
  • Maggio 2011
  • Aprile 2011
  • Marzo 2011
  • Febbraio 2011
  • Gennaio 2011
  • Dicembre 2010
  • Novembre 2010
  • Ottobre 2010
  • Settembre 2010
  • Luglio 2010
  • Giugno 2010
  • Maggio 2010
  • Aprile 2010
  • Marzo 2010
  • Febbraio 2010
  • Gennaio 2010
  • Novembre 2009
  • Settembre 2009


  • Silvia Paoli
  • Lifestyle
  • Shopping Lounge
  • Contact
  • credits
Privacy Policy
Copyright © 2014 Silvia Paoli