Mi piace Marni. Mi piace H&M. Non mi piace Marni per H&M. Non i capi creati per la collezione low cost, quelli sono belli. Sono più belli quelli di Marni (e io vado all’outlet e mi li compro, in negozio costano troppo). Vado da H&M e trovo sempre qualcosa per imbastardire il mio look (più moderno, meno egoriferito). Ma non mi piace la pantomima. La liturgia della coda fuori, del dormire sul pavimento, della ressa e della collezione esaurita in poche ore. La sensazione del grande successo. L’ipocrisia della moda democratica. Volete dar loro brioche? Distribuite la vostra collezione in molti più punti vendita, producete un numero di capi congruo, evitate che le più scatenate si cambino in mezzo al negozio e calpestino la gente ma anche gli abiti medesimi (è uno spettacolo ributtante), che le commesse diventino scorbutiche (ieri alle due a una signora che chiedeva chiarimenti sulla taglia, la commessa ha risposto in modo talmente sgarbato che le avrei tirato un ceffone io), che il punto vendita sia trasandato e lercio. Non mi pare che davanti al negozio di Marni la gente dorma per terra per entrare. E allora che successo sarebbe dire: comprano solo se offro le cose a 1/10 di quanto le faccio pagare e solo perché esistono in un negozio per poche ore? Sarebbe come dire: c’è la democrazia ma si vota solo per 3 ore e chi arriva alle 3 di notte vota, gli altri chi se ne frega. Non lo trovo democratico, solo ancora più spocchioso e elitario di quanto lo moda non sia già. Ma questo è solo il mio punto di vista.
Rispondi