di Maddalena Massone
Come ti trasformo London Town in una fashion ribalta di quelle che contano ma sul serio? Un po’ come Paris, per capirci? (magari) Intanto, arruolando a capo del Fashion Council (versione UK della Camera Nazionale della Moda) Mrs Natalie Massenet. Se il nome, di per sé, forse dice poco, net-à-porter, quello, dice tutto: se l’è inventato lei, rendendolo il sito dei siti per il luxury on line shopping. E’ più che evidente che la signora sa il fatto suo.
Ma poi, attenzione, procurandosi Tom Ford. E’ che Tom Ford, un tempo direttore creativo di Gucci, da sempre genio del fashion design e non solo, ha scelto London. L’ha scelta per presentare la sua Men Collection (questa settimana: sarti di Savile Row fatevene una ragione); l’ha scelta pure per far sfilare per la prima volta in una Fashion Week la Women Collection (febbraio). Un catwalk che dire attesissimo è un eufemismo. Sarà anche texano di Austin, lui, ma proclama di sentirsi proprio tanto english inside. Il tono colloquial-informale di tanti californiani del tipo “Hi Tom anche se non ti conosco”? Orrore puro. Molto meglio sentirsi chiamare Mr Ford: lo style sta anche in quello, dice. Un amore non certo di oggi quello per la capitale britannica: ai tempi di Gucci, data un’occhiata al quartier generale di Firenze, si è detto “ Scusa, ma se qui sono tutti inglesi, perché non andare tutti quanti in UK, no?”. E fu così che Grafton Street diventò la base operativa del team.
Quindi? Benvenuto, Tom. Anzi, cosa dico. Welcome back home, Mr Ford.
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