Dopo un breve bagno con idromassaggi in piscina, sono andata al centro benessere che è collegato alla terme con una serie di corridoi e tunnel (non immediato trovar la strada, ma dopo qualche ora di esperienza, ce la potete fare) alle terme. Ho scelto due trattamenti dal menu che mi parevano adeguati all’ inizio della stagione estiva (che per la verità non è ancora iniziata), per preparare la pelle alle prime uscite allo…scoperto.
Per il corpo ho scelto uno scrub, che si chiama trattamento Tribale Purificante. Lo scrub contiene chicchi di caffè macinati che durante il massaggio – che è una meraviglia – levigano la pelle. Dopo aver passato lo scrub si fa una doccia calda per togliere residui di prodotto. Tornati sul lettino, si parte col massaggio con il burro al cashmere che ha proprietà elasticizzanti e emollienti e quindi va a nutrire la pelle purificata dalla pulizia profonda. Il trattamento dura un’ora e costa 60 euro. La pelle risulta setosa e dall’aspetto fresco. Da provare.
Dopo il trattamento al corpo, ho eseguito quello al viso. Che si chiama Ossigenante al miele. Prima di iniziare, dato che si usa il macchinario Tecar ho dovuto “appoggiare” la schiena nuda sulla piastra metallica.
Nell’apparecchiatura TECAR® * un elettrodo mobile è collegato ad un generatore elettrico, il corpo della macchina, che crea una differenza di potenziale, al quale è anche collegata la piastra di ritorno, fissa, che viene posizionata a contatto con la cute del paziente per chiudere il circuito. Questo induce nel tessuto delle correnti di “spostamento” prodotte da un movimento alternato di cariche elettriche tramite ioni (molecole con una carica positiva o negativa). Risultato: aumento della temperatura di tipo endogeno (prodotta dalle cellula come reazione al suddetto spostamento).
Ora, lasciata la spiegazione tecnica, molto più prosaicamente vi dirò che la piastra era – ovviamente – fredda. Ho fatto delle scenate per via del freddo che sembrava mi stesse assalendo un branco di lupi. “Via, signora, è un attimo, non è nulla”. Dato che io sono della scuola: anche un attimo fa male, ho continuato con i lamenti finché mi sono appoggiata col terrore nel cuore, neanche fosse un lago ghiacciato. Ovviamente è stato un attimo, ma non si sa mai. Comunque se siete delle fifone come me, potete fidarvi che è veramente una stupidaggine. Nella prima parte del trattamento si fa una pulizia con uno scrub allo zucchero di canna e miele. Segue poi il trattamento con la macchina tecar che serve a dare un effetto lifting alla pelle. Il Tecar porta a un aumento endogeno della temperatura nella zona trattata. Questo ha alcuni effetti principali: aumenta il microcircolo e quindi c’è un maggior apporto sanguigno e perciò una migliore ossigenazione delle cellule (ecco perché il trattamento si chiama Ossigenante). Questo agisce positivamente su tutto il metabolismo endocellulare e conseguentemente stimola le potenzialità rigenerative delle cellule stesse. La circolazione linfatica della zona trattata è migliorata e ciò favorisce lo smaltimento dei cataboliti tossici, primi fra tutti i radicali liberi. In sostanza, più ossigenazione e nutrizione tissutale per via dell’aumentato apporto sanguigno e miglioramento del drenaggio linfatico. Sulla pelle del viso significa più idratazione della superficie, pelle più tonica e splendente e miglioramento dello smaltimento delle tossine. Come dire una pelle più distesa e rughette attenuate. Ma non è solo un effetto superficiale. Il trattamento mette in moto una vera e propria spinta migliorativa globale grazie all’innescarsi o velocizzarsi di meccanismi biologici a carattere rigenerativo rallentati dall’invecchiamento. Ma vediamo come è andata a me.
Il manipolo del macchinario Tecar scottava, almeno io lo sentivo molto caldo, quindi l’operatrice l’ha sistemato ad una temperatura per me congeniale ed è stato molto piacevole: come una carezza fluida e più profonda. Sarebbe bello farne un ciclo, sia per il piacere che per l’effetto di tonicità. Il prezzo è di 60 euro. Se torno, lo rifaccio.
Uscita dopo 2 ore di trattamenti, ero veramente nuova e piena di energia (sarà stata la piastra) tanto che non ho voluto neanche fare una sosta in camera e sono passata direttamente dalla cabina all’aperitivo e alla cena. Merito anche del clima frizzantino e della cucina gustosa dell’hotel Baia Clementi (in pieno centro e vicino a un negozio di cose per la casa dal gusto montano in cui si potrebbe comprare tutto, Metallia via Roma), a base di Sciatt (frittelle con formaggio), bresaola, pizzoccheri e via.
Tanto la Tecar aiuta a smaltire le tossine!
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