di Maddalena Massone
“Isabella Blow. Fashion Galore!” alla Somerset House. Ovvero un nuovo modo per dire: imperdibile. Chi era Mrs Blow? Semplicemente una delle più geniali e visionarie fashion editor/stylist di ogni epoca. Nata nel 1958 da una famiglia aristocratica ma tutt’altro che benestante (si parla nobiltà decaduta e decaduta dalle parti del Gloucestershire), ha studiato negli USA ed esordito a Vogue America nei primi anni ‘80 come assistente di Anna Wintour Non ha firmato best-seller ispirati alla boss abbigliata in Prada ma è rientrata in UK dove diventa: 1). Direttrice di Style Magazine 2) Icona, sempre eccentrica, sempre temeraria, sempre sopra le righe 3) la più brillante Talent Scout di top model e fashion designer di sempre. Mc Queen? Doveva molto, a Issy Blow. A lei che si è buttata al volo sulla sua prima collezione, contribuendo in modo decisivo alla consacrazione del suo talento geniale e tormentato. Amore a prima vista. Lo stesso per Philip Treacy, il cappellaio matto. I suoi copricapo, una sfida noncurante alle leggi della fisica, sono diventati da subito un elemento ineliminabile dello stile Isabella, la Lady in Blue (copyright Lee MaQueen) che scriveva in inchiostro rosa. Vezzo tutto femminile per una vita spesso, troppo spesso, a tinte cupe (è morta, suicida, nel 2007)
In mostra, a Londra, abiti e accessori appartenuti a Mrs Blow., ora della fondazione che porta il suo nome. E non mancano oggetti e ricordi personali. Tutto su Isabella e tutto di Isabella, alla Somerset House. Fino al 2 marzo. Ovvero un nuovo modo per dire: sbrigarsi.
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