Alla vigilia del mio compleanno, alla fine di maggio, ho pensato di togliermi dal viso qualche anno, che ad aggiungerli ci pensa già il tempo (grrrr).
Ho provato un peeling d’effetto, quello brasiliano – si chiama così perché è molto diffuso in Brasile, che è una delle tante regioni del mondo in cui ha operato la Dottoressa Dvora Ancona, che dirige il centro Juva di via Turati a Milano.
La dottoressa che, per capirsi, ha vissuto in Israele, New York , Brasile e ovviamente l’Italia, sperimenta e continua a sperimentare con le nuove tecnologie a disposizione della bellezza, sfruttandone le capacità nascoste in modo da dar vita a una varietà di trattamenti “rivitalizzanti” che hanno lo scopo di mantenere l’età più che di cancellarla. Trovate ogni dettaglio in Belle senza Bisturi, il suo libro uscito per Cairo Editori lo scorso autunno. Tante storie di visi e corpi afflitti da varie problematiche e risolte con diversi trattamenti dalla dottoressa senza bisturi (la dott non è un chirurgo ma un medico estetico, per cui va da sé il bisturi non lo usa).
Ma veniamo alla mia storia. Il trattamento comincia con una detersione leggera del viso, seguito dall’applicazione di un preparato che dispone la pelle a ricevere il peeling vero e proprio.
Rimosso il pre-peeling, viene applicato col pennello il peeling vero e proprio a base di tre acidi (glicolico, lattico e salicilico) che viene tenuto sotto stretta sorveglianza dall’operatrice che va avvisata in caso di pizzicori o fastidi forti sul viso.
La mia pelle è piuttosto sensibile, specie in alcune zone (mento), così sono stata tamponata a stretto giro, fino a rimozione completa del peeling. Finito il tamponamento, ho risciacquato io (una decina di volte) il viso al lavabo presso il lettino, in modo da rimuovere ogni residuo da collo e volto.
Finito il “bagno” e tamponato il viso (meglio non strofinare per le 24 ore successive), viene applicata una maschera idratante a base di vitamina C che ha lo scopo di riequilibrare le pelle.
Durante la posa della maschera che deve asciugare completamente per essere poi rimossa come una pellicola, ho schiacciato un pisolino, sebbene fingessi di fare una conversazione con le ragazze del centro (che avranno pensato fossi a corto di argomenti, ma ero più a corto di sonno).
Tolta la maschera con un leggero strappo, viene applicata una crema con alta protezione solare e voilà: si può andare.
Volendo, dopo 10 minuti, ci si può anche truccare ma io ho preferito bere una tisana al finocchio e ho lasciato la pelle fresca libera di respirare.
Essendo una pelle “giovane” perché sono stati rimossi gli strati esterni e le cellule spente e morte, la cute del viso va protetta come un bebé da sole anche in città (protezione 50 e anche 100). Da evitare bagni in piscina e saune e anche barbe troppo irte dei fidanzati.
L’effetto è visibile ma non vistoso: incarnato più chiaro, sensazione di freschezza sulla pelle e – ATTENZIONE AL DETTAGLIO ACUSTICO – spugnette che scivolano sul viso “squittendo” come succede su una superficie sgrassata e pulita. Costa 136 euro.
Rispondi